La storia di Ibra detto Bimbo
Già da qualche tempo pensavamo di acquistare un maschio che potesse divenire lo STALLONE del Fatalbecco, ma ancora non avevamo deciso nemmeno l’allevamento al quale rivolgerci per selezionare la giusta linea di sangue che potesse andar bene con le nostre lagottine. Poi un giorno, il 6 di novembre, mentre partecipavo alla consueta gara di cani da tartufo di Città di Castello, noto in mezzo al parco due batuffolini che scorazzavano spavaldi e allegri nonostante la presenza dei molti cani in competizione e del terreno intriso d’acqua. Tale spavalderia non poteva che essere notata e subito mi dirigo a visionare i cuccioli da vicino. Come raggiungo i due batuffoli roano/marroni uno mi si butta ai piedi chiedendomi di giocare, alzo lo sguardo verso il suo padrone che con soddisfazione ed il sorriso stampato in faccia mi dice: “questo è Ibraimovic ….. una marcia in più”. Effettivamente tra i due fratelli era quello più intraprendente e determinato. Riprendo la gara, che tra l’altro vedeva la nostra Andrea Celeste scendere per la prima volta in un ring, ma nella mia mente inizia a girare quella rotellina che mia moglie bene conosce e che cerca di far arrugginire in tutti i modi possibili ed immaginabili, ma che a volte riprende a girare ben oleata come sempre. Difatti appena tornato a casa le parlo di questo piccolo lagotto di soli tre mesi che si muoveva con passo sicuro e determinato e lei guardandomi mi dice “ho già capito come va a finire”. Dopo qualche giorno andiamo insieme da Luca Pieracci (esperto conoscitore delle linee di sangue più importanti d’Italia), il proprietario di Ibraimovic, per far vedere il cucciolo anche a Federica e nell’occasione portiamo con noi anche Cuba, la nostra pazza pazzissima lagottina roano/marrone per poter mettere a confronto i due mantelli. La prima prova, anche se Federica non voleva darlo a vedere, era già andata a buon fine di fatti i due lagotti si presentavano pressoché uguali ad una prima occhiata. Poi Ibraimovic inizia il suo show, girovagando per il parco dimostrando quelle doti che le avevo già annunciato con tanta euforia. Cè ne andiamo ma noto che anche le convinzioni di mia moglie iniziano a vacillare e così avvertiamo Luca che Ibraimovic ci potrebbe interessare e che nel giro di qualche giorno gli confermeremo o meno la nostra volontà di prenderlo. I due week end successivi erano già pieni di impegni con la prova di lavoro del CIL (club italiano lagotto) e le esposizioni internazionali di bellezza di Cremona, Pordenone e Verona, ma quella rotellina continuava a girare all’impazzata spingendomi a stressare Federica fino a farla cedere e così dal 5 dicembre 2011 Ibra si è aggiunto all’ allegra compagnia. Il primo bagnetto di Ibra si è dimostrato una rivelazione, la sua testa linda e cotonata ci ha fatto brillare gli occhi, spingendo le nostre fantasie ad un ipotetico raduno di Bagnara di Romagna (il CRUFT del lagotto) dove viene premiato proprio per la miglior testa fra tutti i soggetti presenti. L’altra rivelazione fu la dolcezza di Ibra che in pochissimi minuti divenne il nostro Bimbo, nomignolo che ancora oggi utilizziamo per chiamarlo a noi. Tra le sue innumerevoli doti vi è la facilità di affiatamento con tutti i membri della famiglia, soprattutto con Vittoria, la malleabilità a svolgere qualsiasi cosa gli si ponga di fronte come il bagnetto, la toelettatura o la messa in posa per i nostri scatti fotografici e soprattutto la spiccata propensione alla ricerca del tartufo. Infatti se poco ama la ricerca simulata del barattolino contenente tartufo, portato in ambiente naturale si trasforma in una trottola impazzita, seguendo e scansando i cani più grandi che accennano una raspata del terreno e sostituendosi al loro posto. Insomma un piccolo cucciolo dalle enormi possibilità che speriamo di poter coltivare e curare fino a farle apprezzare a tutti gli amanti di questa stupenda razza. Sentirete quindi parlare spesso del nostro simpaticissimo Ibra-Bimbo.
|
