Siamo ormai a fine febbraio e l’ultimo tartufo invernale rimasto e’ il tuber albidium detto comunemente bianchetto o marzola.
Lo si può trovare sia nelle macchie di quercia sia nelle vaste pinete dell’appennino toscano dove cresce più numero anche se di dimensioni più contenute e di sapore meno prelibato rispetto al bianchetto di quercia.
Fortunatamente il freddo ed il valore meno elevato della marzola ci permettono di arrivare in tartufaio con il sole già alto senza incontrare nessun concorrente a forarci davanti. Il panorama è come al solito bellissimo e la vista si perde nel verde dei pini che coprono diverse colline di fronte a noi.
Come al solito però il tartufo nasce dove meno te lo aspetti e i nostri vizsla iniziano a forare nei pressi di un conservone dell’acqua esibendosi in contemporanea in una doppia “raspata” e fornendomi un buono spunto per una foto da premio pulizer; bene la giornata inizia per il meglio...
Jack, il bracco ungherese di mio cugino, insiste per oltrepassare la rete, per fortuna il cancellino è aperto così Tommaso lo segue e si gode il lavoro della sua furia comodamente appoggiato al davanzale di un finestrone….. Chissà cosa penserebbero i tartufai di una volta !!!
I tartufi a volte sono molto piccoli, per fortuna i nostri cani hanno recepito perfettamente l’addestramento e continuano a cercare il tartufo anche fra la terra smossa al di fuori del foro, lo prendono tra le loro fauci per poi farsi esplorare la bocca per il recupero del tubero.
Nel frattempo il giovanissimo Lapo, cucciolo di bracco pointer che ho in addestramento, osserva attentamente tutte le mosse...per poi metterle subito in atto... stà iniziando di fatti a muoversi anche in autonomia sui tartufi più superficiali.
Il piccolo bracco pointer, pur provenendo da cani tipicamente cacciatori, si dimostra molto obbediente e concentrato, è attratto dal tartufo ed ogni volta che i nostri cani adulti iniziano a ruspare lui si porta immediatamente sul foro per “tirare di naso”.
Esauriti i ritrovamenti nella spianata, iniziamo a scendere giù per un canalone scavato dall’acqua, dove ancora un po’ di neve ricopre il manto erboso.
Un'altra segnalazione di Jack che prende il tartufo di naso e sembra chiamare Tommaso per farsi creare un varco fra i rami...
Molti, sbagliando, smettono di andare a tartufare credendo che il proprio cane sia una macchina da tirar fuori dal garage solo quando gli fa comodo e poi magari si lamentano se il loro fido non si dimostra concentrato e attento durante la cerca.
Ogni tanto ci concediamo qualche attimo di sosta per contemplare i nostri cani che non sono solo bravi ma anche belli ed eleganti...
Questa è stata proprio una bella giornata spensierata, ci siamo diverti, i nostri cani hanno lavorato sul tartufo con tenacia e concentrazione ed il piccoletto ha eseguito le sue prime forate, che volere di più???