22/3/2012 23:40:00
News ed Eventi : Allevamento del Fatalbecco - La scelta del nome

In molti si domandano il significato del nostro affisso "del Fatalbecco", eccovi una breve spiegazione della nostra scelta.



Vizsla del Fatalbecco

Le origini del nostro nome

Sulla riva sinistra del Tevere, alla sommità del poggio di Montedoglio, sorgeva la rocca chiamata Castiglione di Fatalbecco. Montedoglio già Monte d'Oro (Mons Auri) venne così denominato per le sue pareti dall'aspetto metallico color bronzo.

A ricordo della rocca e della sua antica potenza restano oggi solo le torri mozzate e i ruderi dei bastioni, sepolti tra il verde della boscaglia.

Per molti secoli Montedoglio fu una importante Contea. Uno dei più antichi dinasti di Montedoglio fu Ranieri da Galbino che visse nel secolo undicesimo. Suo figlio Bernardo, detto Sidonia, amplio' nel 1082 i possedimenti paterni , estendendoli fino al castello di Anghiari. La proprietà della Rocca di FatalBecco e la gestione dell'importante contea passò di volta in volta tra le mani delle famiglie più importanti della Toscana. Dai nobili di Caprese, Anghiari, Galbino e Montauto , ai Monaci di Camaldoli e poi dai Tarlati e ai Schianteschi di Sansepolcro (per conto della Famiglia dei Medici di Firenze). Il potere feudale era molto radicato in tutta la zona dei Monti Rognosi, che rimase a lungo politicamente autonoma, fino all'annessione del territorio al Granducato di Toscana con Ferdinando III nel 1798.

Due sono le ipotesi sull'origine del nome Fatalbecco:

una è che derivi dalla forma di un baluardo sporgente dalle mura della vecchia rocca, una torre fatta a becco d'uccello;

la seconda, riferita dal Taglieschi, che derivi, invece, da una fiera che, al tempo degli dei pagani, si svolgeva in questa località, fiera, chiamata "fiera del Becco" (il maschio della pecora), perché vi si vendevano becchi, pecore e capre da sacrificare nell'imminenza della vendemmia, al dio Bacco, il dio del vino, affinché proteggesse le vigne dalle incursioni, soprattutto del becco. Abbandonato il culto degli dei ed i sacrifici a Bacco la "fiera del Becco" rimase, poi fu trasferita, ai primi del '400, ad Anghiari, divenendo fiera del bestiame in genere e di altre mercanzie.

L'affisso ENCI "del Fatalbecco" vuol quindi essere un omaggio ai mille anni e più di storia del nostro territorio, dove tra l'altro è situato il nostro allevamento ed un augurio propiziatorio a tutti i nostri cani che già sono e a quelli che verranno, di avere un becco fatale , una naso magico capace di scovare il divino Tuber Magnatum Pico.


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Vizsla Bracco Ungherese