13/4/2012 0:37:24
News ed Eventi : FNATI - Assemblea n. 2 del 25 Marzo 2012

F ederazione

N azionale

A ssociazioni

T artufai

I taliana

 

Verbale d’Assemblea n. 2 del 25 Marzo 2012.

   Oggi, domenica 25 Marzo 2012, alle ore 09.30, presso Hotel “La Bettola” di Sasso Marconi (BO), ha luogo in seconda convocazione, un’Assemblea ordinaria dei Soci di FNATI, allo scopo di discutere e deliberare sui seguenti punti all’ ------------------------------------------------------------------

 

------------------------------------------ ORDINE  DEL  GIORNO -----------------------------------------

 

1)      Discussione proposta di modifica alla legge quadro n. 752/85.

 2)      Questioni diverse.



Sono presenti di persona:

Aprile Agostino – (Ass. Trifulau Alba - CN).

Bianchinis Italo – (Ass. Alto Tevere – PG).

Capoccia Marino – (UTU - Unione Tartufai Umbri).

Carretto Paolo – (Ass. Trifulau Astigiani e Monferrini - AT).

Degliesposti Dino – (Ass. Il Tartufo - BO).

Franchi Guido – (Ass. Colline Sanminiatesi - PI).

Giglioli Paolo – (Ass. Tartufai Reggiani - RE).

Mazzola Tiberio – (Ass. Monte Baldo Veronese – VR).

Rondini Giuseppe – (Ass. Il Perugino – PG)

Sabella Bruno – (Ass. Tartufai Modenese- MO).

Vanni Lido – (Ass. Tartufai Valli Aretine).

 Presenti per delega:

Ass. Tartufai Liguria – Millesimo – SV – (Delega a Paolo Carretto).

ARTOP – Casteggio (PV) – (Delega al presidente).

 

Partecipano anche numerosi accompagnatori dei rappresentanti delle associazioni.

 Bruno Sabella, assume le funzioni di presidente dell’Assemblea e chiama a svolgere quelle di segretario: Agostino Aprile che accetta.

Sabella prima di passare a trattare il primo punto all’ordine del giorno, desidera fare un breve resoconto delle riunioni di Scheggino e di quella di Sant’Angelo d’Alife, con le Associazioni tartufai del Sud-Italia, riunioni delle quali ricorda di avere già inviato una cronaca a tutte le associazioni.Precisa che il documento di Scheggino stilato dal Dott. Bruno Urbani, che desidera ringraziare per l’impegno profuso, la perfetta organizzazione e l’onestà morale, era abbastanza  equilibrato, tant’è che le associazioni del Sud-Italia lo avevano approvato. Comunica però che il giorno 24, di pomeriggio, gli è pervenuto inaspettatamente da parte dei commercianti, un secondo documento che per quanto riguarda il sistema fiscale, stravolge il precedente.  Informa che i partecipanti troveranno nella cartella deposta sul loro tavolo, una serie di documenti d’interesse per la riunione, unitamente ad altri inviati dal Dott. Rocco De Caro, con le nuove modifiche proposte dai commercianti. Prega il segretario di darne lettura per poi aprire un dibattito. Dal contenuto della nuova proposta di modifica si evince chiaramente che è stata accolta la linea proposta da Asso tartufi di Norcia, che vuole continuare a fare i propri comodi, autofatturandosi a propria discrezione i tartufi, certificandosi la provenienza degli stessi e per di più con l’agevolazione dell’IVA al 4% (un vero paradiso fiscale).  Dopo consultazione, è opinione comune che il mantenimento dell’attuale sistema fiscale, (autofatture) sistema che ha dimostrato di essere inadeguato, non ci permetterà di fare una legge migliorativa, pertanto non può essere accolto poiché non si potranno risolvere tutte questioni da sempre irrisolte, quali:

- Reale tracciabilità del tartufo.

- Emersione del fatturato.

- Difesa dal commercio fraudolento di tartufi e pseudotartufi extracomunitari.

- Conoscenza delle quantità delle specie prodotte a livello regionale.

- Moralizzazione del mercato.

- Emersione dei cavatori busivi.

Sabella sottolinea che in certe regioni i cavatori abusivi superano di gran lunga il numero di quelli autorizzati. Rileva che gli abusivisti esercitano l’attività senza pagare la tassa di concessione regionale e senza aver sostenuto l’esame di abilitazione per l’ottenimento del tesserino. Aggiunge che questa impreparazione fa si che essi non rispettino alcuna regola, inoltre provocano danni ambientali irreparabili quali le zappano delle tartufaie, turbano il commercio immettendo suò mercato tartufi immaturi o non ammessi. Prosegue dicendo che anche costoro dovranno emettere le ricevute e saranno obbligati a uscire allo scoperto regolarizzando la loro posizione. Pertanto il comma 109 dell Art. 1 legge 30 dicembre 2004, n. 633, viene soppresso all’unanimità. Per quanto riguarda l’aliquota IVA, è  opinione generale che in un momento come l’attuale, di profonda crisi economica, dove il Governo tende ad aumentare le aliquote IVA, anche per i prodotti di comune uso quotidiano, destinati anche alla popolazione indigente, la riduzione di ben 17 punti dell’aliquota del tartufo (prodotto di lusso), costituisca un vero e proprio schiaffo alla miseria e moralmente inaccettabile. Perciò si decide all’unanimità per un’aliquota intermedia pari al  10%.Si passa quindi a discutere i punti all’ordine del giorno. 

 PUNTO UNO – (Proposta di modifica desiderata da FNATI)

 Agostino Aprile, legge la proposta presentata precedentemente al fine di adeguarla alle nuove esigenze, pertanto viene riformulata un nuovo testo che si allega.

La nuova proosta di modifica alla legge 752/85 è votata all’unanimità.

PUNTO DUE – (Questioni diverse).

Paolo Giglioli, si rivolge a Sabella riferendo che i suoi soci sono contrari a emettere le ricevute, poiché ormai di tartufi se ne trovano che minime quantità, per cui FNATI dovrebbe opporsi.  Esprime anche dubbi sul peso esercitabile dalla Federazione, che a suo dire nonostante i progressi avuti, non conta molto. Il presidente gli fa notare che tutto il mondo del tartufo è in trepidante attesa che FNATI ponga la propria firma sulle proposte di modifica avanzate. Ritiene che questa risposta sia sufficiente.  Prosegue dicendo che l’intervento di FNATI è stato fondamentale, prima di tutto per averne fermato l’iter, e sopèratutto perchè prevedeva di pagare le tasse sul 50% dell’ammontare delle ricevute emesse, sistema avrebbe fatto pagare l’IRPEF a tutti indiscriminatamente anche sulle spese di produzione del reddito. Precisa che l’azione di FNATI, che propone di istituire di un bonus fiscale forfettario per il riconoscimento delle spese sostenute, soprattutto per gli hobbisti, che sono la stragrande maggioranza dei tartufai, va proprio a favore delle situazioni evidenziate dai soci reggiani. Rende noto che la legge attuale risale al 1985, per cui dopo ben 27 anni, ha bisogna di essere adeguata alle nuove esigenze.  E’ del parere che alla fine riusciremo ad ottenere una legge molto migliorativa, che tiene conto della numerose amergenze, anche ambientali.  Aggiunge che gli addetti alla vigilanza, stanno visitando i commercianti che sono costretti a riferire loro i noni dei tartufai che gli hanno ceduto i tartufi. E’ del parere che nulla sarà più come prima e che la legge sarà fatta indipendentemente dall’intervento di FNATI. Giglioli chiede ai presenti se i loro soci sono contenti, trovando una totale opposizione rispetto alle sue dichiarazioni. Il presidente consegna ai presenti l’ultima edizione del notiziario “Il Tartufaio Italiano”; desidera illustrarne i contenuti.  Precisa che vi sono inserite tutte le cronache delle riunioni tenute per le discussioni per proposte di modifica alla legge nazionale. E’ del parere che le associazioni devono spiegare bene ai loro soci perché dovranno emettere le ricevute, ritiene che nulla sia meglio del giornalino che costituisce l’ideale veicolo per una puntuale e corretta informazione del tartufaio. Ritiene che sia fondamentale che l’organo ufficiale di FNATI raggiunga tutti i tartufai altrimenti se ne riduce l’efficacia. Desidera evidenziare che l’importo dell’abbonamento è talmente irrisorio da non costituire nemmeno un costo. Annuncia che dal prossimo anno se non ci sarà una chiara inversione di tendenza, punterà i piedi e se non otterrà lo scopo, potrebbe rinunciare all’incarico.  E’ anche dell’avviso che quando la legge sarà approvata, si dovrà fare una spedizione straordinaria a tutti i tartufai iscritti e non, altrimenti le Associazioni tartufai passeranno per quelle che hanno fatto pagare loro le tasse. Marino Capoccia  si dichiara d’accordo e propone che le associazioni ne possano eventualmente acquistare un certo numero in più per divulgazione. Alle ore 13,00 non essendoci altro argomento da trattare la seduta viene tolta.Allegata: nuova proposta di modifica alla legge 752/85.

 F.to il presidente Bruno SABELLA                                              F.to il segretario Agostino APRILE


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